Schlumbergera o Zygocactus o Rhipsalidopsis? Facciamo un po' di chiarezza.
Rhipsalidopsis |
Di tutte e due le specie esistono molti ibridi con fiori che vanno dal bianco candido al rosa, rosso porpora, o violetto.
Dopo questa lunga digressione morfologica, parliamo un po' della cosa più importante, come si coltivano?
Da bambina mi ricordo questa grande pianta che in estate mia mamma teneva sul balcone, in ombra, e ritirava in autunno ed a natale ci regalava bellissimi fiori rossi. A quei tempi (parlo degli anni '60) non erano ancora reperibili dappertutto le stelle di natale (Euphorbia pulcherrima), e quindi ci si accontentava di queste "nataline", che quasi sempre non venivano acquistate, ma passavano da una famiglia ad un altra con piccoli cimature degli articoli che formano facilmente talee.
Quindi riassumendo: in estate vanno tenute all'aperto ma in un posto all'ombra e bagnate pochissimo, solo quando la terra è asciutta, il terriccio deve essere di tipo drenante, quindi contenere anche sabbia ed un po' di argilla espansa. Non fare ristagnare acqua nei sottovasi, perché le Schlumbergere hanno radici piccole e cortissime e marciscono facilmente. Tutta la pianta è soggetta a marciumi, quindi attenzione alle eccessive innaffiature.
Da ottobre in poi vanno messe al riparo e concimate con un concime per piante grasse (anche quello per orchidee va bene) che va somministrato anche fin dopo la fioritura.
All'interno io le posiziono sul davanzale di una finestra a nord, quindi con luce e niente sole. Purtroppo i miei davanzali sono tutti posizionati sopra ai caloriferi, cosa malefica per ogni tipo di pianta, per cui se potete evitate la vicinanza con fonti di calore.
In qualche caso dopo la fioritura, penso a causa del troppo calore o esaurimento post fiorifero, gli articoli (le foglie carnosette) risultavano un po' mosci e come appassiti. Sbagliando (e imparando) ho intensificato le annaffiature con conseguente marciume del fusto interrato.
Se dovesse succedervi, niente paura, togliete subito la pianta dal vaso, preparatene uno nuovo con terra fresca e alleggerita da argilla o palline di polistirolo, e metteteci i tronconi della pianta madre togliendo la parte marcia. Anzi prima di trapiantarli lasciateli asciugare un paio di giorni.
A volte sugli articoli fogliari vedrete la formazione di piccole radici aeree, questo è buon segno per trapiantarli e ottenere nuove piantine che fioriranno il prossimo anno.
Le Rhipsalidopsis necessitano un trattamento simile, ma sono un po' più delicate e capricciose. Il mio esemplare non ha mai fiorito a pasqua, ma di solito a giugno dopo essere stato trasferito nella sua posizione preferita, sotto un porticato all'ombra di un falso gelsomino.
Non sono piante difficilissime da trattare, ed hanno il pregio di ricompensare le poche attenzioni che dedicheremo loro con bellissimi fiori all'interno della casa, in un periodo in cui le fioriture scarseggiano.
Da bambina mi ricordo questa grande pianta che in estate mia mamma teneva sul balcone, in ombra, e ritirava in autunno ed a natale ci regalava bellissimi fiori rossi. A quei tempi (parlo degli anni '60) non erano ancora reperibili dappertutto le stelle di natale (Euphorbia pulcherrima), e quindi ci si accontentava di queste "nataline", che quasi sempre non venivano acquistate, ma passavano da una famiglia ad un altra con piccoli cimature degli articoli che formano facilmente talee.
Quindi riassumendo: in estate vanno tenute all'aperto ma in un posto all'ombra e bagnate pochissimo, solo quando la terra è asciutta, il terriccio deve essere di tipo drenante, quindi contenere anche sabbia ed un po' di argilla espansa. Non fare ristagnare acqua nei sottovasi, perché le Schlumbergere hanno radici piccole e cortissime e marciscono facilmente. Tutta la pianta è soggetta a marciumi, quindi attenzione alle eccessive innaffiature.
Da ottobre in poi vanno messe al riparo e concimate con un concime per piante grasse (anche quello per orchidee va bene) che va somministrato anche fin dopo la fioritura.
All'interno io le posiziono sul davanzale di una finestra a nord, quindi con luce e niente sole. Purtroppo i miei davanzali sono tutti posizionati sopra ai caloriferi, cosa malefica per ogni tipo di pianta, per cui se potete evitate la vicinanza con fonti di calore.
In qualche caso dopo la fioritura, penso a causa del troppo calore o esaurimento post fiorifero, gli articoli (le foglie carnosette) risultavano un po' mosci e come appassiti. Sbagliando (e imparando) ho intensificato le annaffiature con conseguente marciume del fusto interrato.
Se dovesse succedervi, niente paura, togliete subito la pianta dal vaso, preparatene uno nuovo con terra fresca e alleggerita da argilla o palline di polistirolo, e metteteci i tronconi della pianta madre togliendo la parte marcia. Anzi prima di trapiantarli lasciateli asciugare un paio di giorni.
A volte sugli articoli fogliari vedrete la formazione di piccole radici aeree, questo è buon segno per trapiantarli e ottenere nuove piantine che fioriranno il prossimo anno.
Le Rhipsalidopsis necessitano un trattamento simile, ma sono un po' più delicate e capricciose. Il mio esemplare non ha mai fiorito a pasqua, ma di solito a giugno dopo essere stato trasferito nella sua posizione preferita, sotto un porticato all'ombra di un falso gelsomino.
Non sono piante difficilissime da trattare, ed hanno il pregio di ricompensare le poche attenzioni che dedicheremo loro con bellissimi fiori all'interno della casa, in un periodo in cui le fioriture scarseggiano.
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