Schlumbergera o Zygocactus o Rhipsalidopsis? Facciamo un po' di chiarezza.


Ha un nome un po' difficile da ricordare: Schlumbergera,  appellativo dovuto ad un certo Schlumberger Friederick collezionista di cactus. Ma si tratta di una epifita, originaria  delle foreste pluviali del Brasile, con abitudini ed esigenze più simili alle orchidee che ai cactus, cioè vive abbarbicata sui rami di grandi alberi. Per la tipologia delle sue foglie carnose, che poi non sono foglie, ma fusto trasformato, viene considerata una "succulenta". Il nome corrente è "Cactus di natale" perchè i fiori compaiono a dicembre.

Schlumbergera truncata.

Esiste tuttavia una pianta molto simile che fiorisce a Pasqua (detta cactus di pasqua? Non saprei.). Si tratta di un'altra epifita brasiliana, che viene abbastanza confusa con la Schlumbergera, cosa poco importante dato che hanno più o meno le stesse esigenze. La differenza sta nella forma  dei segmenti carnosi detti articoli che formano lunghe catene pendenti. Quelli della Rhipsalidopsis hanno i margini lisci, mentre quelli della Schlumbergera sono crenati o dentati. Piccole differenze hanno anche nella forma del fiore, che nella Schlumbergera è più simile ad una farfalla, (in termini botanici si dice corolla zygomorfa, cioè irregolare), infatti esiste un tipo di Schl. detta Zygocactus, che era considerata una specie a sè fino a poco tempo fa', finchè i botanici che si occupano di tassonomia (cioè dare nome e cognome alle piante) non decisero di accorparlo nel genere Schlumbergera.

Rhipsalidopsis

Di tutte e due le specie esistono molti ibridi con fiori che vanno dal bianco candido al rosa, rosso porpora, o violetto.
Dopo questa lunga digressione morfologica, parliamo un po' della cosa più importante, come si coltivano?
Da bambina mi ricordo questa grande pianta che in estate mia mamma teneva sul balcone, in ombra, e ritirava in autunno ed a natale ci regalava bellissimi fiori rossi. A quei tempi  (parlo degli anni '60) non erano ancora reperibili dappertutto le stelle di natale (Euphorbia pulcherrima), e quindi ci si accontentava di queste "nataline", che quasi sempre non venivano acquistate, ma passavano da una famiglia ad un altra con piccoli cimature degli articoli che formano facilmente talee.
Quindi riassumendo: in estate vanno tenute all'aperto ma in un posto all'ombra e bagnate pochissimo, solo quando la terra è asciutta, il terriccio deve essere di tipo drenante, quindi contenere anche sabbia ed un po' di argilla espansa. Non fare ristagnare acqua nei sottovasi, perché le Schlumbergere hanno radici piccole e cortissime e marciscono facilmente. Tutta la pianta è soggetta a marciumi, quindi attenzione alle eccessive innaffiature.

Da ottobre in poi vanno messe al riparo e concimate con un concime per piante grasse (anche quello per orchidee va bene) che va somministrato anche fin dopo la fioritura.
All'interno io le posiziono sul davanzale di una finestra a nord, quindi con luce e niente sole. Purtroppo i miei davanzali sono tutti posizionati sopra ai caloriferi, cosa malefica per ogni tipo di pianta, per cui se potete evitate la vicinanza con fonti di calore.
In qualche caso dopo la fioritura, penso a causa del troppo calore o esaurimento post fiorifero, gli articoli (le foglie carnosette) risultavano un po' mosci e come appassiti. Sbagliando (e imparando) ho intensificato le annaffiature con conseguente marciume del fusto interrato.
Se dovesse succedervi, niente paura, togliete subito la pianta dal vaso, preparatene uno nuovo con terra fresca e alleggerita da argilla o palline di polistirolo, e metteteci i tronconi della pianta madre togliendo la parte marcia. Anzi prima di trapiantarli lasciateli asciugare un paio di giorni.
A volte sugli articoli fogliari vedrete la formazione di piccole radici aeree, questo è buon segno per trapiantarli e ottenere nuove piantine che fioriranno il prossimo anno.

Le Rhipsalidopsis necessitano un trattamento simile, ma sono un po' più delicate e capricciose. Il mio esemplare non ha mai fiorito a pasqua, ma di solito a giugno dopo essere stato trasferito nella sua posizione preferita, sotto un porticato all'ombra di un falso gelsomino.


Non sono piante difficilissime da trattare, ed hanno il pregio di ricompensare le poche attenzioni che dedicheremo loro con bellissimi fiori all'interno della casa, in un periodo in cui le fioriture scarseggiano.

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