Il risveglio dal letargo.
"Ca' ven la pasqua quand che la voeja che la gaba la buta la feuja" . Un detto vercellese che ricordo, ma non so bene come scrivere, mi perdoneranno i piemontesi, recita che la Pasqua può venire quando vuole, ma il salice (o il pioppo) avranno già le foglie.. E quest'anno non ci avrei scommesso, fino ad una settimana fa' c'erano ancora residui di neve gelata sulle primule appena spuntate. Però sono bastati pochi giorni di tepore e di botto la natura è esplosa! Gli antichi proverbi contadini hanno sempre un fondo di verità. Il pruno selvatico del vicino che sporge i suoi rami nel mio giardino è il primo albero a fiorire quassù. Ed eccolo pronto a festeggiare la Pasqua, con i suoi rami fitti di fiorellini candidi. Negli angoli più riparati e soleggiati del giardino si aprono timidamente primule, narcisetti, muscari e giacinti. Inoltre le viole del pensiero che ho piantato quest'autunno, e resistono bene al freddo inverno, adesso sono in piena fio...