Ciclamini grandi e mini.


Se vogliamo rallegrare le prime giornate bigie d'autunno, niente di meglio che riempire i davanzali di coloratissimi ciclamini. Ne esistono anche varietà profumate. Parliamo un po' dei tanti tipi di ciclamino, da comprare o da piantare.
Cyclamen europaeum, africanum, persicum, coum etc. C'è da perdersi, per orientarvi potete dare un'occhiata qui. Per semplificare possiamo dire che il C. persicum è quello a fiori grandi che troviamo in vendita in tanti colori dal bianco al rosso nei vivai. C. europaeum ha i fiori più piccoli ma molto profumati, è il cosiddetto ciclamino dei boschi, più rustico. 
Lo preferisco perché più resistente e di facile coltivazione, con pochi accorgimenti si può azzardare a conservarlo per qualche anno e farlo rifiorire, anche se in forma mini. Come l'esemplare in foto qui sotto.

Gli accorgimenti sono: tenere umido il terreno, ma non esagerare con le annaffiature, con troppa acqua marcisce facilmente. Meglio tenerlo all'aperto (rigorosamente in ombra), teme però il gelo, per cui la situazione ideale sarebbe in un davanzale esterno, da ritirare di notte se la temperatura scende molto.
Quest'anno tenterò un esperimento. Ho acquistato questi bulbi di C. Hederifolium, che come dice il nome ha le foglie simili a quelle di edera, i fiori rosa chiaro spuntano prima delle foglie in estate o autunno inoltrato. Si tratta di un esperimento azzardato, infatti nel testo di botanica consultato si dice che questa specie, detta anche C. napoletano, o Panporcino è presente come spontanea nei boschi di tutta italia, ma non del Friuli. Forse sul Carso triestino dove abito c'è qualche speranza?
Anche per quanto riguarda il periodo si impianto e di fioritura i sacri testi dicono cose diverse da quelle che ho letto nelle istruzioni allegate alla busta acquistata. Vedremo. Del resto senza un po' di suspence che esperimento sarebbe? 

Bulbi di C. Hederifolium
Poiché i bulbi mi sono sembrati piuttosto rinsecchiti li ho tenuti a bagno per una notte in un bicchiere di acqua.

Reidratati si presentano meno avvizziti, ed è possibile riconoscere un microgermoglio nella parte concava che andrà rivolta in alto, mentre la parte convessa, dove si formeranno le radici andrà verso il basso.   Devono essere interrati poco a non più di uno o due cm di terra, perché potrebbero marcire o non spuntare, in una zona ombrosa e riparata, tenendo presente che in natura si sviluppano nel sottobosco.                                                                                             

                                                   
Bulbo reidratato

Nota curiosa e importante: il bulbo contiene una saponina detta ciclamina ad elevata tossicità.
Non ingerirlo assolutamente.
Per avere notizie sulla riuscita dell'esperimento dovrò aspettare.. In caso positivo documenterò di sicuro l'esito e lo posterò.
Nel frattempo posso solo mostrare come dovrebbe apparire la fioritura..







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