Piante da appartamento. 2° parte
Avrei potuto intitolare il post "Storia di una Yucca", nata come pianta da appartamento, ma finita come pianta da giardino.
Ricevetti la Yucca in dono in una composizione, affiancata ad altre piante, molti anni fa'.
Per inciso, le composizioni sono belle da vedere e da regalare, ma assolutamente inadatte ad essere conservate come tali.
Spesso per ragioni estetiche i fioristi mettono insieme generi molto diversi, che hanno esigenze differenti, quindi appena possibile, conviene disfare il gruppo e trapiantare ogni esemplare in un vaso singolo.
Non ricordo la fine degli altri componenti il bel cesto regalo, ma la Yucca trapiantata andò a passare l'estate in giardino, nel suo vaso, e si rinvigorì molto.
A questo punto è doveroso fare una digressione sul genere Yucca che qualcuno chiama anche Tronchetto della felicità, ma quest'ultimo in realtà non è una Yucca ma una Dracaena.
Esistono specie che resistono bene al freddo, ed altre invece molto sensibili alle basse temperature. Come fare a sapere se quella che avete comprato o vi è stata regalata, è del tipo rustico (cioè può vivere anche all'aperto) o no? Ci sono due strade: potete informarvi se avete l'etichetta con nome e cognome della Yucca in questione, oppure potete rischiare il tutto e per tutto, come feci io, e del resto non avevo grande scelta.
Il tronchetto infatti in un paio di anni diventò un troncone difficile travasare, e ancora di più da trasportare in casa, quindi scelsi un angoletto riparato tra due muri ricoperti di edera, e lo piantai lì.
Durante l'inverno si seccarono un po' di foglie basali. In primavera il ciuffo centrale continuò ad ingrandirsi. Anche un getto laterale presto raggiunse le dimensioni della madre.
Confesso di essermene anche un po' dimenticata, niente cure, né potature, né innaffiature, ha fatto tutto madre natura, fino a che l'anno scorso, quindi almeno 10 anni dopo il trapianto, la Yucca è stupendamente fiorita!
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