Sono nani ma sani.


Nel 1994 abitavo in una casa a schiera, con un giardinetto piccolissimo, inutilizzabile perché esposto a nord, chiuso fra muri e altre case. Ma l'appartamento era grande, con una mansarda spaziosa e molto luminosa, l'ideale per piante da interni.
Per consolarmi della mancanza di un vero giardino mi prese la mania dei bonsai. Passione durata pochissimo per essere sincera, a quell'epoca risale l'immagine del maestoso anziano bonsai, esposto in qualche museo, che ho tratto da un sito tutto dedicato ai Ficus Bonsai.

Mi ero dotata di vasetti, terra, forbicine adatte ed altre attrezzature per farmi da sola queste piante in miniatura.
Inutile dire che è stato un fallimento totale. Oltre ad  avere pochissimo tempo libero, avevo anche nel frattempo acquistato un terreno, con un grande orto, dove con la famiglia trascorrevo tutti i fine settimana, con attività di orto-flori-coltura molto più in grande.

Passione bonsai morta, ma non completamente, infatti un caro amico mi regalò qualche anno fa' questo bell'esemplare di Ficus Retusa. Purtroppo la foto è un ricordo, perché anche questo, per mancanza di cure e dedizione è passato a miglior vita.

Tutto il preambolo serve per chiarire che per coltivare questo hobby occorre tempo e magari essere anche giapponesi.
I bonsai sono un arte paziente paragonabile alle miniature pittoriche, o all'intarsio, che invece della carta e dei colori, usa la natura vegetale per produrre piccole sculture. Insomma questo è se volete partire da una piantina "normale" e potarla e farla crescere in vasetti mignon, così da trasformala in un mini albero, ma se ve ne regalano uno, o lo comperate da Ikea, allora potete prendervene cura come consigliano QUI.  Anche se parlare genericamente di bonsai è sbagliato, ne esistono varie tipologie: da interni (come i ficus di cui parlavo), da esterni, costituiti da veri e propri alberi ridotti, aceri, pini, meli, olivi, eccetera. Poi esistono dei semi-bonsai, nel senso che si possono trattare arbusti di dimensioni piccole per ottenere bonsai in breve tempo, come ad esempio i Pyracantha, o ancora finti bonsai, ottenibili con alcune crassule o piante succulente, di facile coltivazione e di forma che li ricorda.


Bonsai ficus ginseng o microcarpa.


Attualmente l'unico bonsai, se così possiamo chiamarlo, ancora in mio possesso è questo piccolo Ficus Ginseng comprato da Ikea, ed apparentemente ancora in buona salute. Se lo vedessi troppo sofferente lo trasferirò al più presto in un vaso normale.
Mio marito dice che i bonsai gli ricordano uccellini in gabbia, e come tali gli fanno pena. A me, ancor peggio; ricordano l'usanza crudele degli antichi cinesi di fasciare i piedi delle bambine, per farli rimanere graziosamente piccoli, ma inservibili. Quindi meglio una pianta nana ma sana, che un centenario triste bonsai recluso nel suo pur prezioso contenitore di porcellana.

Commenti

Post popolari in questo blog

Belli da seccare, da far decorazioni quando viene Natale.

Vita morte e resurrezione di un'Alocasia.

Errori fatali (per le orchidee). Parte 1°