Succose succulente.
Cactacee |
Opuntia ficus indica. |
Crassula |
Se invece prevedete un inverno rigido con neve e temperature sotto lo zero, il grosso lavoro richiesto dalle succulente sarà di metterle al riparo, ma non tutte, come vedremo.
Se avete poco spazio potete tenerle in vasi piccoli, cresceranno meno, ma saranno più facili da gestire. Meglio comunque che i vasetti siano di coccio e non di plastica, che non lascia traspirare e può trattenere troppa acqua e quindi causare marciumi, grosso pericolo per la riuscita della succulenta.
Euphorbia |
Echinocereus |
Echinocactus |
Stapelia |
Per orientarci in questa tipologia di piante, occorre fare una grezza e sintetica classificazione delle più comuni succulente che conosciamo, che possiamo suddividere nelle grandi seguenti FAMIGLIE:
Mesembriantemo. |
AIZOOACEE: come il Mesembriantemo.
APOCINACEE: Ceropegia e Pachypodium e Stapelia.
CACTACEE: la famiglia più grande di cui fanno parte i generi come Echinocactus, Cereus, Mammillaria, Opuntia, eccetera.
CRASSULACEE: Crassula, Echeveria, Kalanchoe, Sedum
EUPHORBIACEE : Euforbia ingens, Euphorbia obesa, E. Milii.
A questo punto però è d'obbligo fare un minimo accenno alla classificazione dal punto di vista botanico, semplificando e lasciando perdere le grandi suddivisioni sistematiche, giusto per capire quando in seguito parlerò di nuovo di piante grasse e accennerò al loro nome botanico. La FAMIGLIA è un grande gruppo di piante con certe caratteristiche simili riguardanti soprattutto la forma del fiore, ogni famiglia comprende diversi GENERI, i quali a loro volta sono suddivisi in molte SPECIE. Ad esempio una rosa rossa dal lungo gambo, come quella regalata dal fidanzato, e/o marito (!) appartiene alla famiglia delle ROSACEE, di cui fanno parte anche il pero il melo, la fragola, il GENERE è : Rosa, la SPECIE: Tea ibrido, la varietà Baccarat. Spero di essere stata chiara e non troppo noiosa (come sono di solito i botanici sistematici!). Non è una puntualizzazione fine a se stessa, perché sapere a quale genere appartiene la piantina grassa che acquistiamo o ci viene regalata, ci servirà per capire di quali cure più specifiche avrà bisogno
Per ora vi darò solo consigli generici, che molti già sapranno, e che ho già accennato altrove: hanno bisogno di caldo e luce, per cui in estate è meglio tenerle all'aperto, e in inverno al riparo. Vanno bagnate pochissimo, concimate ma non nel periodo di riposo vegetativo, che di solito corrisponde all'inverno. Richiedono un terreno "povero" ad esempio misto a sabbia o ghiaietta, che dreni molto bene l'acqua. Queste poche cure vi ripagheranno con graziose piantine dalle forme eterogenee, e dai colori vari, da tenere come una collezione. Se poi seguirete le prossime puntate, con piccoli suggerimenti sperimentati da me, alcune di loro vi regaleranno anche stupende fioriture.
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