Semine annuali.
In una gelida giornata di febbraio, con bora a 140 Km/h, appare piuttosto fuori luogo parlare di semine. E per tali non intendo certo quelle da fare in campo aperto, tipo l'orto qui rappresentato, dove per seminare è meglio aspettare almeno aprile. Perciò parliamo di semine al coperto.
Poiché le settimane passano in fretta e tra un mesetto inizierà la primavera, intanto possiamo cominciare ad organizzarci, magari acquistare semi e attrezzature, così tamponiamo anche la noia di stare tappati in casa. Quali semi acquistare? Per rispondere a questa domanda bisogna sapere cosa vogliamo ottenere e per quale luogo. Posso dare delle indicazioni generiche, ad esempio se avete solo un terrazzo e volete una bella cascata di gerani, non occorre seminare, comprate le piante in un vivaio e amen. Se invece volete cimentarvi e arricchire di fiori particolari il balcone o il davanzale, le scelte sono ampie, dalle classiche petunie, anche ricadenti, alle viole, fino ai garofanini da bordura. Le scelte saranno influenzate da due principali condizioni, sia per giardino che per balconi e terrazze: 1) L' esposizione che può essere: al sole pieno, a mezz'ombra, ombra totale 2) Piante annuali, biennali o perenni.
In questo post consideriamo solo le piante annuali, cioè quelle che durano una stagione e via, e scegliamo quindi ad esempio Portulaca, Petunia, Tagete, Alisso per il sole pieno. Agerato, Lobelia Nasturzio per mezzo sole (o mezz'ombra), mentre Impatiens (o lisetta o balsamina), Begonia e Calceolaria per ombra, ma meglio non totale, un pochino di sole non fa mai male. Tutte queste piante stanno bene anche in cassette per balcone. Per un aiuola in giardino a queste potrete aggiungere piante di dimensioni più grandi come Zinnia (al sole) Aquilegia (mezz'ombra), Cineraria (ombra).
Attrezzatura: vasetti in plastica da 5-10 cm, oppure vasetti da yoghurt forati nel fondo, terriccio leggero e fertile, e ovviamente bustine dei semi. In ogni vaso mettere alcuni semi, dipende dalle dimensioni, se sono piccoli mescolateli con un po' di sabbia per spargerli meglio. Pressate un po' il terreno, se i semi sono più grandi ricopriteli con un po' di terriccio, e bagnate bene. Procuratevi anche delle etichette che potete fabbricarvi da soli ritagliandole da un foglio di plastica rigida, un pennarello indelebile per scriverci sopra cosa state seminando e piantatelo nel vasetto. Per me è un classico credere di ricordarmi, ma vi assicuro che dimenticherete presto cosa e dove avete seminato, quindi i cartellini sono indispensabili. Una alternativa tecnologica per risparmiare tempo e fatica è rappresentata da vasetti in materiale biodegradabile, di solito torba, che si acquistano nelle agrarie oppure online.
Esistono anche le pastiglie di torba, dei dischetti che prima di essere usati vanno lasciati gonfiare in acqua per qualche ora finchè diventano cilindretti.
Dopo di che si fora il centro con uno stuzzicadente e ci si pone il seme, il cilindretto col seme viene poi messo in un vasetto di torba. Questa tecnica è molto utile per semi di piccole dimensione (come petunie e begonie) e quando la piantina è spuntata si può trapiantare più facilmente interrandola con tutto il suo vasetto biodegradabile. Dove mettere i vasetti con i semi? La cosa migliore sarebbe una serretta riscaldata come quella in foto. In alternativa posizionateli dentro una scatola grande abbastanza e ricoprite con un telo di plastica trasparente.
Portulaca. |
Tagete e alisso. |
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