Convallaria majalis, ed altre rizomatose.


Non ha nulla a che fare con il maiale, l'aggettivo deriva da majus= maggio per l'epoca della fioritura, le sue graziose campanelline sono candide e profumate, ma l'apparenza inganna perché è velenosissimo. Si tratta del mughetto. Appartiene alla stessa famiglia degli asparagi, asparagacee, ma guai a mangiarne qualche pezzetto, anche i fiori sono velenosi, e bisogna stare molto attenti alle bacche rosse che compaiono dopo la fioritura e potrebbero indurre i bambini ad ingerirle.
Però è talmente profumato e grazioso che vale la pena averne qualche pianta se si ha uno spazio ombroso. Anche una cassetta su un terrazzo, purché sia in ombra, e il terreno sia tenuto sempre umido, dato che il suo habitat naturale è il sottobosco. I suoi "rizomi" che non sono bulbi, ma parti di radice ingrossata, vanno piantati in autunno oppure all'inizio della primavera, anche a fine febbraio, con i rizomi in posizione orizzontale, a distanza di 10 cm uno dall'altro e profondi 4-5 cm.  Ci vorranno 2 o 3 anni prima di avere una bella fioritura.
Non teme il gelo, e ama un terreno calcareo ricco di humus, ma molto ben drenato perché i ristagni d'acqua possono causare malattie fungine.
Diciamo che è una coltivazione molto semplice, perché una volta impiantato basta lasciarlo indisturbato, senza cure particolari, si riproduce da solo, auto moltiplicando i rizomi, che "camminano" nel terreno. Ovviamente se non volete un prato di mughetti, oppure li tenete in cassette, dopo qualche anno vanno diradati.


Un'altra pianta rizomatosa, e molto facile da coltivare, perché basta piantare il rizoma e poi dimenticarsene, è l' Iris. Ne esistono circa 200 specie e molte varietà, alcune precoci, che fioriscono a febbraio, ed altre in primavera inoltrata ed estate, alcune nane, non più alte di 4-5 cm, altre invece alte anche 50 cm, o un metro.
Appartengono alla famiglia delle iridacee, e il nome che deriva da IRIDE, arcobaleno, è dovuto alla grande varietà di colori che presenta il fiore. E' noto anche col nome di giaggiolo, e cresce  spontaneo in molte zone d'Italia, come l'Iris illirica, diffusa qui nel carso triestino.
Iris illirica


Per le specie coltivate probabilmente mi conviene rimandare ad una trattazione più dettagliata in un prossimo post, poiché la famiglia è molto vasta ed alcune specie hanno caratteristiche molto diverse fra loro.
Mi limiterò qui a spiegare alcuni aspetti generali: i rizomi vanno piantati in autunno, in una zona luminosa e soleggiata, non molto profondi, anzi meglio se affioranti dal terreno. Sopportano bene il freddo, il caldo e la siccità, e crescono anche in terreni poveri e sassosi. Ma se volete una fioritura abbondante meglio un in terreno concimato, ma ben drenante.
Iris reticulata "Catherine Hodgkin"
Poiché ce ne sono di tutti i colori e con fioriture scalari nel corso di tutta la primavera estate, costituiscono un "jolly" per chi vuole un giardino fiorito senza molta fatica.

In commercio si trovano i rizomi pronti da piantare di ibridi bellissimi a grandi fiori di tutti i colori, dal bianco al blù, giallo, porpora, rosa..e perfino "nero" cioè un viola molto scuro.



Iris germanica.

Esistono anche specie "wild" dal fiore meno appariscente, ma comunque molto bello se visto da vicino, come L'Iris Japonica di cui ho messo la foto, è talmente facile da coltivare, che come spesso succede con le piante resistenti, va contenuta, togliendo a fine estate un po' di cespi e rizomi..che butterete o regalerete.

Iris japonica


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