Ibridi e cloni.


Ogni primavera mi dedico alla semina e riproduzione di alcune piante. Solo alcune però, cioè quelle per le quali nel corso degli anni ho sviluppato alcune accortezze, e sulle quali posso sperare in certo successo.
Successo per nulla scontato, non basta prendere i semi e piantarli in terra, almeno non sempre. Innanzitutto bisogna scegliere le sementi, se  volete delle zucchine di un certo tipo, per esempio quelle romanesche, di colore verde chiaro e costolute, oppure quelle gialle dalla polpa soda, vi conviene comperare le bustine del seme selezionato, su cui troverete le caratteristiche della pianta che crescerà, le istruzioni di semina e trapianto e la data di scadenza. Quest'ultima è molto importante, perchè dopo la scadenza è difficile che il seme vecchio riesca a germogliare.



Se avete scelto il "fai da te", come feci io tempo fa', e in autunno avete conservato i semi di una bella zucchina tutta gialla,  che vi aveva dato grandi soddisfazioni, e la seminerete l'anno successivo, potreste trovarvi queste strane zucchine bicolori, peraltro molto produttive e buonissime, ma diverse dalla pianta madre.


Ho conservato i semi di questi ibridi metà gialli, metà verdi, ma ovviamente non ho più ottenuto piante con frutti così. Come mai?
Per spiegarlo devo fare una piccola lezioncina botanica.
Girando per vivai avrete sicuramente visto in vendita piante con la dicitura Ibrido F1. Che significa? Hibrid F1 sono la prima generazione dell'incrocio fra due piante di varietà diverse. I vivaisti (per mestiere) incrociano due diverse varietà, ad esempio un pomodoro molto resistente ma dai frutti piccoli, con uno più delicato ma dai frutti belli grandi, per selezionarne una varietà che sia resistente ed abbia frutti grandi e polposi.
Questo processo è lungo e richiede un lavoro di diversi anni, le due varietà devono essere coltivate separatamente, e poi i fiori delle due linee devono essere impollinati fra di loro in modo da non essere contaminati da pollini di altre piante diverse.  Cosa molto difficile da realizzare in un orto casalingo..
Quell'ibrido F1 ottenuto da me per caso, nelle generazioni successive non ha più manifestato i caratteri "selezionati", ma a causa delle nuove impollinazioni ha prodotto piante con caratteristiche varie e più scadenti, dato che tendono a prevalere i caratteri dominanti della pianta "wild".

La lezione per gli ortaggi riguarda ovviamente anche le piante decorative e i fiori.  Come possiamo fare nel nostro orto/giardino ad ottenere esemplari identici alla pianta madre? Non con la selezione di semi, che come abbiamo visto è piuttosto complicata, anche se non impossibile.




Talea di rosa.


Per avere un rosaio rampicante "New Dawn" come quello che ho fotografato, non mi metterò certo a raccogliere i semi e piantarli. Ricorrerò invece alla TALEA, questa tecnica mi permetterà di ottenere un esemplare identico alla madre, cioè un CLONE. Per ottenere la talea di rosa è sufficiente prelevare alcuni rametti, meglio a febbraio, primi di marzo, quando sono ancora a riposo, e piantarli in vasi con buon terriccio che va mantenuto costantemente umido. Qualcuno suggerisce di coprirli con un sacchetto di plastica trasparente per evitare l'evaporazione. I più pignoli dicono di immergere la base del rametto in polvere radicante prima di interrarlo (ma non è obbligatorio).   Solitamente è bene provare con 4-5 rametti per avere la probabilità  che uno attecchisca. La stessa procedura si usa anche per altre piante come gerani (Pelargonium zonale), ortensie, arbusti decorativi come la Forsithia.


Talee di ortensie.


SEMINE: come dicevo non basta prendere semi di buona qualità e spargerli in terra. Di certo se li spargerete in piena terra avrete una probabilità molto bassa di avere successo: formiche, passeri e chissà cos'altro faranno sparire i semi, se pure il clima fosse mite abbastanza per favorire la germinazione. Molti semi richiedono temperature attorno ai 25-30° C per germinare. Meglio quindi seminare in cassette, o vasetti. Se i semi sono piccoli non occorre coprirli di terra, cosa che invece si fa con quelli più grandicelli, tipo un seme di mela. Innaffiare bene. Poi coprire sempre con un telo di plastica, per due ragioni: mantiene l'umidità e il calore ed impedisce agli insetti di divorare i semini.

Quando la piantina ha almeno 6 foglie (quelle in foto sono ancora troppo piccole) si può trapiantare in vasetti singoli o in piena terra.
Piantine di Zinnia
Zinnia

Per i fiori annuali, erbacei, è meno usuale ricorrere alle talee, anche se per alcune specie come violette africane o begonie è molto facile; in genere si semina con sementi selezionate come per questa bella Zinnia.
Tra un mese vi dirò se i fiori ottenuti saranno uguali a quello fotografato.





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