Maggio: mese delle rose.


 Ho spiegato nel post precedente come ogni rosa appartenga ad una specie nell'ambito delle quali esistono varietà diverse, che sono numerosissime.

Nel 2002 dovendo piantumare un giardino costituito da terra vergine, piuttosto grande per i miei standard, e soprattutto non avendo competenze in merito, mi affidai ad una ditta specializzata in giardinaggio e chiesi di costeggiare il vialetto di ingresso con rosai bassi e molto rifiorenti, di vari colori, senza specificare di più, perché di più non sapevo..
Avrei fatto meglio a documentarmi un po' prima, ma ahimè queste cose si scoprono sempre dopo.
Il vivaista mi impiantò una ventina di rosai tutti a cespuglio, quindi alti almeno 1 metro, certamente molto belli, ma inadatti a fare da "bordura", cioè grandi da mascherare l'interno delle aiuole, dove ho dovuto mettere cespugli più alti delle rose.
Carla Crosa di Vergagni
Ho perdonato il progettista, i rosai impiantati, tutti ibridi di tea a grandi fiori, sono bellissimi e tutti brevettati. Già, infatti gli ibridatori ogni volta che creano una nuova rosa, oltre a darle un nome, spesso dedicato a celebri personaggi, la brevettano, per cui un altra rosa magari molto simile, non potrà essere venduta con lo stesso nome.
Le rose ibride avevano tutte un cartellino con la foto, il nome e la descrizione del fiore. Però, ripeto, un po' a causa della mia ignoranza in materia, un po' per via del maltempo e della bora, i cartellini si son presto rovinati o volati via.    

Per fortuna qualcuno lo avevo conservato, e molti erano doppi, così ho potuto ricostruire "Il nome della rosa". Però finché le rose erano solo una decina, mi ricordavo il nome: la gialla è una "Gina Lollobrigida", e quella con tanti fiori rossi a mazzetto è la " Matthias Meilland", poi ho iniziato ad averne troppe, ed anche a fare spostamenti; una voleva più sole, una aveva poca terra, quindi ho dovuto scrivermi  su un quadernetto, un elenco con la  foto, la posizione e il nome. Anche questa soluzione si è rivelata complicata, come deve essere l'elenco: in ordine alfabetico o per data di acquisto?

In fine ho optato per una sorta di mappa del giardino, con numeretti al posto di ogni rosaio ed un elenco a parte con un numero =  il tipo di rosa.
Catherine Deneuve
Questa soluzione mi è sembrata ottimale, anche se ogni anno va rivista ed aggiornata, magari con un po' di bianchetto.

Ora i rosai sono circa 70, dico circa perché quest'anno non ho ancora aggiornato la mappa.
Alle classiche arbustive a grandi fiori, si sono aggiunte delle rose antiche, alcune rose inglesi, versione moderna di quelle antiche, molto simili nell'aspetto, ma rifiorenti e in genere più robuste.
E poi 4 o 5 rose tappezzanti, 2 ad alberello, 5 rose rampicanti..ormai non ho più spazio!
Purtroppo ogni anno me ne muore qualcuna, e quindi, pur nel dispiacere, posso ritrovare il piacere di sceglierne una nuova.
Edith Piaf alberello


Gina Lollobrigida

 Per me maggio è meraviglioso e molto pieno di impegni. Mi perdo gironzolando fra i cespugli, raccolgo, annuso, fotografo per aggiornare mappe ed elenchi.
Controllo che non ci siano afidi, facilmente eliminabili anche con una soluzione di acqua e sapone, o altri parassiti che cerco sempre di eliminare con rimedi naturali. Il nemico più temuto, che aspetto al varco sono i maggioloni di un verde metallico, coleotteri enormi volanti (ne sono terrorizzata!), il cui vero nome è Cetonia. Mangiano il cuore del bocciolo e sono insetti molto difficili da combattere. Mi hanno detto che vanno presi in mano e uccisi uno ad uno (orrore!!), cosa che non farò mai. Un metodo più soft consiste nel posizionare tra i rosai "trappole" costituite da piatti di plastica gialli cosparsi di miele, dove le cetonie rimangono attaccate. Non solo il metodo non è molto efficace, è anche antiestetico, inoltre vi si appiccicano anche vespe e api.
Ho preferito limitare le rose bianche e gialle cioè quelle da cui sono più attratte le maledette bestiacce. 
Altri incarichi più gravosi, tipo diserbare zappando e concimare, li lascio a mio marito.
Al massimo io taglio i polloni che spuntano dal terreno, sono residui del portainnesto e non fanno fiori, ma sottraggono vigore alla pianta, quindi vanno eliminati.

Le fioriture, dipende dal clima, si prolungano anche per tutto giugno. Dopo la prima esplosione conviene tagliare i fiori secchi per ottenerne di nuovi, così si avrà una seconda fioritura abbastanza buona. In agosto di solito la siccità e il caldo afoso inibiscono la produzione di fiori che però riprenderà a settembre, per le rose rifiorenti,  e si prolungherà a volte fino a novembre.
Rose tappezzanti Fiona e Ferdy




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