Riproduzione delle rose.
Rampicante New Down |
Questa bella rosa rampicante, dal fogliame fitto e lucido e dai fiori rosa pallido è stata ottenuta da me nel lontano 1996 da una minuscola talea. Premetto di non essere un'espertona di talee, ma mi piace tentare e ritentare. Ho provato con diverse varietà di rosa, spesso senza successo. Molto dipende dall'epoca scelta, dalla tipologia di rosa, e dalla costanza nei passaggi richiesti. Niente di difficile, ma bisogna seguire due tre regolette.
Epoca: Fine estate o inizio primavera. I miei tentativi sono sempre falliti a fine estate. A mi avviso la primavera, lo "spring" degli inglesi, come predice il nome, è complice nel far partire le gemme. Inoltre se scegliamo la fine estate e riusciamo ad ottenere una pianticella in autunno, non dimentichiamo che poi la piccola dovrà superare l'inverno, e dove? All'aperto nel rigido inverno, o al chiuso col rischio muffe e marciumi? Se si sceglie la primavera la piantina avrà tutta l'estate per crescere un po' ed essere trapiantata all'aperto.
Nello schema approssimativamente da me disegnato qua sotto, sono riassunte le tappe per ottenere la talea
Utilizzare un rametto abbastanza verde, tagliando la parte apicale e le foglie basali.
Immergere la base nella povere radicante (si compra nelle agrarie).
Infilate in un vaso con terriccio friabile e ricco, 4-5 rametti (se avrete fortuna almeno uno attecchirà).
La copertura con sacchetto di cellophane non è indispensabile, ma molto consigliata, evita l'evaporazione delle foglie, ed impedisce che la terra si asciughi troppo. Ogni tanto comunque controllarla e innaffiare.
Dopo 2-3 settimane se i rametti sono diventati stecchi secchi...gettateli, se in uno vedrete delle gemme gonfiarsi ed aprirsi..è quasi fatta!
Ho messo alcuni rametti di New Down nel vaso ai primi di marzo (dopo la potatura della rampicante madre). Ed oggi l'unico rametto che ha attecchito, ancora nel suo vaso originale, ha avuto l'ardire di fiorire!
Saprete, oppure se non lo sapete ve lo dico ora, che la maggior parte delle rose in vendita sono innestate su una pianta porta-innesto, di solito una rosa wild, molto resistente e robusta. Perché si fa' così? Per velocizzare la crescita del rosaio, infatti partendo dalla talea (o peggio dai semi, poi ne parlerò) i tempi per ottenere una bella pianta di dimensioni tali da essere "vendibile" in grado di fiorire bene, sono piuttosto lunghi, qualche anno.
Quindi il trucco consiste nell'innestare un rametto del rosaio desiderato in una pianta porta-innesto già grandicella, che abbia un apparato radicale tale da garantire una crescita più rapida della rosa.
Qui di seguito mostro uno schemino per eseguire un innesto. Vi avverto anche che non è una cosa facilissima e di garantita riuscita, ma tentar non nuoce. Come per la talea, per l'innesto scegliete un bel rametto vigoroso e sano, con due o tre "occhi" ovvero gemme. Poi appuntitelo dandogli una forma a V. Stessa forma cercate di ottenere nel ramo portante della pianta porta-innesto, in cui inserire il rametto. Potete quindi sigillare il tutto, come se fosse l'ingessatura per la frattura di un arto da far rinsaldare, quindi potete usare un mastice speciale atto all'uopo, e legare con rafia. Fate gli scongiuri ed aspettate.
Se la cosa vi ha entusiasmato potrete trovare consigli e spiegazioni più dettagliate QUI
Per la riproduzione via seme rimando ad una prossima puntata, dato che la cosa è leggermente complessa.
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