Difficili..ma solo per me! Vai a capire come mai. Per le condizioni climatiche, la natura del terreno o la mia incompetenza (e pigrizia)?
Dopo diversi fallimenti con le azalee, da due anni riesco a far vivere e fiorire questo Rododendro.
Il segreto? Forse perché l'ho posizionato in un grande vaso con terreno per acidofile e lo bagno solo con acqua piovana. Oppure grazie alla posizione riparata dal vento di bora, ovvero per la copertura che in autunno gli metto, con tanto concime, affetto e un pizzico di fortuna!
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Rododendro. |
Anche con le peonie c'è un rapporto di odio amore, anche se in alcuni siti di giardinaggio la sua
coltivazione sia considerata abbastanza facile, per me presenta alcune difficoltà.
Mi limito a tenere alcune piante di Peonia lactiflora (erbacea), resistente al freddo, perde le foglie in autunno, ma le rimette in primavera. Sopporta anche i terreni alcalini.
Amo tantissimo il fiore, grande e profumatissimo, ma la fioritura dura poco e non si ripete più. Sono facile preda di formiche (almeno le mie) e devo giocoforza cospargerle di un prodotto anti formica, se no il bocciolo viene rovinato. Sono capricciose, amano la mezz'ombra, ma non troppo. A volte smettono di fiorire, e tenere lì quel cespuglio verde per un intero anno in attesa di un fugace fiore che poi non c'è è davvero frustrante.
Ma quando fioriscono lo spettacolo offerto ripaga da ogni avversità!
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Peonia erbacea. |
Parliamo poi delle condizioni climatiche avverse. Abito nell'estremo lembo di penisola al nord est. Benché sia zona di mare, il mio giardino è troppo distante per ottenerne i benefici. In compenso è spazzato da gelidi venti di bora, a volte anche in estate. Il terreno carsico è alcalino, sassoso, arido, e a poca profondità si trova un solido strato roccioso.
Rinunciamo a qualsiasi coltivazione? No, assolutamente, anzi molte piante crescono e prosperano spontanee in questo ecosistema: la querciola, il sommaco, il pino nero, la rosa canina, la ginestra, il ginepro, e una grande varietà di fiori alpini o sub alpini, come la genziana, la potentilla, il giglio mortagone, tanto per citarne alcune.
Decisamente più complicato far crescere piante mediterranee come l'ulivo (ma c'è una varietà adatta al nostro clima che si chiama Bianchera), oppure fiori come il gelsomino vero (Jasminum grandiflora), ma si può sostituire col gelsomino falso (Rhincospermum Jasminoides) o la Bouganville (di questa purtroppo tocca fare a meno).
In ogni caso, anche per gli arbusti compatibili col clima, il terreno va continuamente concimato e rimpiazzato con terriccio aggiuntivo. Il carso "mangia" la terra, essendo molto drenante, le piogge dilavano l'humus che si infiltra nelle rocce sottostanti.
Quindi per me coltivare un limone, necessariamente in vaso, diventa un'impresa. Non produrrò mai limoni di sicilia in quantità industriale, ma 3-4 frutti all'anno, ottenuti con grande costanza sono già un ottimo risultato!
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Limoneto in Sicilia |
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Limone siciliano |
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Limone del nord est. |
Un altro successo con pianta mediterranea e quindi "difficile" è questo Callistemon, regalatomi da mia figlia per una "Festa della mamma". Potrei farlo morire? Decisamente no. quindi ho acquistato una piccola serra con pareti in policarbonato abbastanza spesse, molto isolanti, per ripararlo in inverno (insieme al limone) e poi sistemarlo sotto l'ulivo in estate, per avere l'illusione di una piccola macchia mediterranea in casa mia.
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Callistemon |
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Oasi mediterranea nel Nord Est
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